Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica

Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica

Liceo Scientifico Vitruvio Pollione – Avezzano

Verde come la chimica – 5°Q

Nella seconda giornata della settimana della cultura scientifica e tecnologica del nostro liceo, abbiamo partecipato ad un laboratorio molto interessante realizzato dalla classe quinta sezione Q dell’indirizzo scienze applicate. A gestire il tutto è stato il docente prof. F. Sabatini che, come al solito, ci ha stupito con un’attività del tutto scientifica e addirittura sperimentale. Non potevamo aspettarci di meno da alunni del quinto anno!

Il tema principale che è stato affrontato riguarda la “green-economy” che si impegna non soltanto a produrre energia, ma anche a considerare le conseguenze che ciò comporta, come ad esempio le spese economiche che devono essere affrontate o l’emissione di CO2 e altre sostanze dannose sia per l’ambiente che per l’uomo. Uno dei problemi di cui si parla di più al giorno d’oggi è proprio il fatto che la Terra risente sempre di più dell’impatto dell’uomo; come si può, al livello pratico, migliorare la situazione? 

A questa domanda la green-economy si impegna a trovare una risposta: il suo obiettivo principale, infatti, è quello di attuare uno sviluppo eco-sostenibile attraverso la corretta gestione delle risorse naturali a nostra disposizione.

I dubbi riguardo l’argomento in analisi nascono principalmente dall’efficacia di queste fonti di energia rinnovabile, che non sono ritenute in grado di sostituire efficientemente i combustibili fossili. Sta di fatto che però, malgrado abbiano bisogno di maggiori finanziamenti economici e maggiori periodi di attuazione, esse garantiscono la cosiddetta “energia verde”. Ma cosa si intende per energia verde?

Al fine di fornirci un’adeguata spiegazione, i ragazzi del 5°Q sia dal punto di vista teorico che da quello pratico, sono stati molto esaustivi, riuscendo, con le loro parole, a coinvolgere ed intrattenere totalmente noi spettatori. Per energia verde si intende l’unica energia che sfrutta esclusivamente fonti rinnovabili, la sola che si può chiamare realmente “pulita”, poiché non altera minimamente l’ecosistema, riducendo l’impatto ambientale.  Ma il bello deve ancora arrivare!

Assolutamente nuovo per noi è stato l’assistere a registrazioni di esperimenti scientifici effettuati nel laboratorio del liceo, che ci hanno offerto maggiore chiarezza e consapevolezza riguardo le tematiche trattate. Sono stati infatti realizzati ben 4 diversi tipi di sperimentazioni: bio gas, bio disel, bio etanolo e una cella fotovoltaica. In tutti quanti abbiamo riscontrato non soltanto supporti audio da parte dei ragazzi, ma anche spiegazioni di carattere propriamente tecnologico, aspetto sicuramente apprezzato se si parla di una sezione di indirizzo scienze applicate.

Fondamentale è stata poi la breve digressione riguardo un celebre personaggio del mondo della chimica, Giacomo Luigi Ciamician, descritto dalla classe come loro principale fonte di ispirazione per la realizzazione del progetto.

Il tutto si è poi concluso con dei quiz, per la precisone 6, strumento diretto per entrare in contatto con gli spettatori. La loro difficoltà era adeguata, dal momento che rispondere ai quesiti era possibile solamente dopo un’attenta visione della presentazione espostaci nella room della classe.

In conclusione, noi blogger ci sentiamo di consigliarvi vivamente la visione di questo laboratorio, non soltanto per l’argomento esposto, ma anche per le riflessioni che ne scaturiscono. I ragazzi sono stati infatti abilissimi nel farci comprendere quanto il bene del nostro Pianeta ci debba stare a cuore, poiché esso è quanto di più importante e al contempo vulnerabile possiamo ereditare! Noi giovani dobbiamo tenere a mente gli insegnamenti che il 5°Q ci ha fornito per quanto riguarda lo sviluppo eco-sostenibile e cercare di attuare la sua applicazione. 

E come diceva anche Mikhail Sergeevich Gorbachev: “Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi ‘non sapevano’: accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata”

                                                                                                           Elisabetta Morgante & Raffaele Negri, 4°H

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