Il complottismo, ovvero la tendenza a vedere piani malvagi dietro i grandi eventi della storia, è sempre esistito. Tuttavia negli ultimi anni, con la diffusione dei social media, il fenomeno si è intensificato e i seguaci delle teorie del complotto hanno acquistato sempre maggiore visibilità.
Tra le più illustri vittime di complottismo e fondamentalismo religioso c’è sicuramente il celebre scienziato Galileo Galilei, costretto all’abiura poiché la sua teoria eliocentrica minacciava la credibilità della potente Chiesa cattolica; la visione geocentrica è stata ufficialmente rifiutata dalla Chiesa solo nel 1992.
Ricordiamo, inoltre, che per aver proposto la stessa teoria alcuni secoli prima venne uccisa anche l’astronoma greca Ipazia mentre un altro importante scienziato, Charles Darwin, venne fortemente ostaggiato dal mondo religioso per aver smentito il creazionismo con le sue tesi sull’evoluzione.
Partendo da Ipazia fino ai giorni nostri, il laboratorio della classe 5P, coordinato dal prof. S. Di Profio, fornisce un’ampia visuale su quelli che sono stati i maggiori casi si complottismo e negazionismo della storia e si propone anche di smentire tali congetture.
Tra i vari esempi ricordiamo la teoria secondo cui l’allunaggio non sarebbe mai avvenuto e il video che mostra gli astronauti dell’Apollo 11 sulla superficie lunare sarebbe stato girato in appositi set cinematografici dagli americani solo per guadagnare un vantaggio sui rivali russi.
A supporto di queste idee i complottisti portano tre argomenti: la bandiera in foto sventola quando dovrebbe restare ferma, non c’è nessun cratere che provi l’impatto sul punto d’atterraggio e infine il fatto che Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna, è stato ripreso da una telecamera che evidentemente era retta da qualcun altro, come su un set. Con grande professionalità i ragazzi hanno spiegato come sono andate in realtà le cose; per saperne di più, e per scoprire anche molte altre assurde teorie, non vi resta che fare un salto nel loro laboratorio!
I ragazzi della classe si sono infine soffermati sul tema dei vaccini e della medicina, temi che recentemente hanno occupato la maggior parte delle nostre giornate a causa del Covid-19. I no-vax sono il soggetto principale di questa riflessione: questi individui ritengono che i vaccini siano un forte pericolo per la società tanto da scendere in piazza per esporre la propria ideologia. Fra questi c’è anche l’ex-medico Wakefield che ha correlato, senza alcuna prova scientifica, i vaccini con l’autismo, motivo per cui è stato radiato dall’albo. Ora è uno dei maggiori attivisti di questa corrente.
La domanda che nasce spontanea a questo punto è: “Come fanno a curarsi le persone anti-vaccini?” Previdentemente, la classe ha preparato la risposta a questa domanda: l’omeopatia . Questa pseudoscienza sostiene di poter curare le malattie seguendo la cosiddetta “teoria dei simili” (introducendo nel corpo una sostanza che causa sensazioni analoghe a quelle del malanno) e con la diluizione in acqua di un principio omeopatico; di fatto alla fine ci si ritrova ad ingerire semplicemente acqua zuccherata (effetto placebo).
L’approfondita riflessione proposta nel laboratorio, oltre che interessantissima e ben strutturata, è più che mai attuale considerando la situazione che stiamo vivendo; perché davanti alla presunzione degli ignoranti possiamo sempre avere il coraggio di dire “eppur si muove”.
Angelica De Sanctis e Alessia Bianchini