Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica

Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica

Liceo Scientifico Vitruvio Pollione – Avezzano

Alimentazione a colori – Classe 5°O

Vincent Van Gogh era solito mangiare pittura gialla: diceva che il giallo fosse il colore della felicità e così facendo pensava che l’avrebbe tenuta per sempre dentro di lui… 

I ragazzi del 5O, invece, ci dicono che dovremmo mangiarli tutti i colori! Rosso, giallo, arancione, verde, blu, bianco, sono tutti i colori dei cibi che dovremmo introdurre nella nostra dieta.

Il lavoro ci viene presentato con una citazione di Socrate: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”, una frase tanto antica quanto accurata per la realtà di oggi, dove i miti sull’alimentazione sono tanti e spesso sbagliati. La parola “dieta” suscita nelle persone i sentimenti più diversi, nella maggior parte dei casi negativi ed è proprio questo che il 5O vuole farci superare: il cibo è nutrimento per corpo ed anima. 

Non dobbiamo, quindi, vedere tutto ciò che mangiamo solo come un mucchio di carboidrati, proteine, grassi, vitamine… ma conoscere anche le proprietà benefiche dei nutrienti contenuti e, non meno importante, comprendere le emozioni che ci vengono trasmesse attraverso il cibo.

Ad esempio, come ci spiegano, il colore rosso stimola all’azione ed è antidepressivo, il giallo e l’arancio favoriscono la concentrazione e la creatività, i cibi di colore bianco hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ecc…

In altre parole, se avete voglia di iniziare a mangiare consapevolmente, se pensate che il vostro rapporto con il cibo non sia dei migliori, se vedete ogni cibo come un nemico o se non avete alcuna conoscenza di tutto ciò che riguarda l’alimentazione… dovreste passare dai ragazzi del 5O e capirete perché è importante ogni giorno “mangiare a colori”!

Alessia Maiocchi – 5A

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Effetto Lorentz: il potere della deflessione – 5°A e 5°B

Il laboratorio  presentato dal 5°B e dal 5°A espone, attraverso slide ed esperimenti, la forza di Lorentz e le sue applicazioni .

In un primo momento  viene spiegato che essa è la forza che un campo magnetico esercita su una carica elettrica che si muove in esso, prende il nome dal fisico olandese Hendrik Lorentz che nel 1890 fu il primo ad occuparsene. Poi  viene presentata la formula dell’intensità della forza che sarebbe F=qvBsenθ(la carica per la velocità della carica stessa, per l’intensità del campo magnetico, per il seno dell’angolo compreso tra i vettori velocità e campo magnetico). La sua direzione è perpendicolare al piano definito dei vettori velocità e del campo magnetico. Il verso è dato dalla regola della magno destra tenendo conto del segno della carica. Inoltre tale forza non compie lavoro quindi non modifica il modulo ma solo la direzione del vettore velocità e quindi la traiettoria della carica incurvandola.

Nel primo esperimento  viene rappresentato come si crea un campo magnetico posizionando un ago magnetico accanto a due bobine nelle quali viene fatta passare corrente accendendo un generatore. Vediamo che l’ago comincia ad oscillare per il campo magnetico creato, l’ago poi si posiziona perpendicolarmente verso il centro delle bobine stesse, cioè nella direzione del campo magnetico. L’ago si comporta come se fosse in presenza di due calamite e, spegnendo il generatore, esso tornerà nella posizione iniziale.

Nel secondo esperimento invece  viene mostrano come viene deviata la traiettoria del vettore velocità attraverso la forza di Lorentz. I ragazzi  presentano un tubo a fasci filiforme collegato a due generatori di corrente, dei quali uno è collegato alle bobine di Helmotz e l’altro invece è collegato alla base dell’ampolla che avrà il compito di emettere elettroni e, attraverso l’effetto termoionico, creerà un fascio di luce nell’ampolla stessa. Tale fascio di luce cambia la sua forma se ad esso viene avvicinata una calamita e se viene acceso il generatore che ha il compito di creare un campo magnetico. Si vede che all’interno dell’ampolla vengono a formarsi, a seconda dell’angolo che si viene a formare tra la direzione della velocità delle cariche e la direzione del campo magnetico, o una circonferenza o un elicoide.

Arriva il momento in cui avviene  la spiegazione fisico analitica del motivo per cui si formano queste due figure. Il tutto, da come abbiamo capito, dipende dall’angolo che nel caso della circonferenza è di 90°, mentre nel caso dell’elica va a creare la scomposizione del vettore velocità che va a dare luogo a due moti diversi, la cui unione dà come risultato appunto questa figura particolare.

I ragazzi inoltre  mostrano come questa forza sia la causa del fenomeno tanto emozionante e straordinario delle aurore polari. Esse si generano quando flussi particolarmente intensi di particelle cariche che provengono dal sole entrano all’interno del campo magnetico della Terra.  Questo perché sul sole si trovano delle macchioline che in alcuni periodi si intensificano e in altri spariscono quasi del tutto. Ogni 11 anni c’è una fase in cui queste macchie sono particolarmente numerose. Queste particelle generano i suddetti brillamenti o eruzioni solari,  che sono esplosioni sulla superficie solare nel corso delle quali queste particelle sono lanciate ad altissima velocità nello spazio. Quando giungono sulla terra  si scontrano con il campo magnetico del nostro pianeta che le devia verso i poli e finiscono per urtare le molecole d’aria nell’alta quota. Le molecole vengono distrutte e gli atomi ionizzati, in questo processo di ricombinazione gli atomi emettono luce e l’atmosfera diventa luminosa. Le particelle vengono deviate verso i poli attraverso la forza di Lorentz e così si formano le aurore polari. Le colorazioni dipendono dalle diverse  specie atomiche ionizzate coinvolte.

Un’altra applicazione che viene presentata è nel campo della medicina e in particolare per quanto riguarda la cura dei tumori. I ragazzi  mostrano l’Adroterapia, che è una nuova tecnica usata per sconfiggere questo male. Il centro nazionale di adroterapia oncologica di Pavia è stato il primo centro in Italia a farne uso. Questa terapia si basa sull’utilizzo di adroni, cioè particelle di carica positiva che sono più pesanti e hanno un maggiore quantitativo energetico rispetto agli elettroni. Per garantire la massima efficacia queste particelle devono subire una potente accelerazione e ciò avviene grazie al sincrotrone, che sarebbe un apparecchio al cui interno si genera sia un campo elettrico che accelera le particelle sia un campo magnetico che ne devia la direzione.

Il sincrotrone è collegato poi direttamente alle tre sale di questo centro in cui si pratica la terapia e il fascio di particelle viene direzionato verso la parte malata del paziente colpendo le cellule tumorali con estrema precisione. Il momento in cui gli adroni sprigionano la massima energia si chiama “picco di Bragg” e tutto ciò permette di danneggiare il DNA delle cellule malate in modo irreversibile. Anche a Frascati è stato realizzato un istituto di ricerca di fisica nucleare al cui interno è contenuto il primo acceleratore di alta energia realizzato in Italia. Questi fasci di particelle sono capaci di curare i tumori non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale. Successivamente vengono esposti vari esempi di sincrotroni come l’ LHC, che è il sincrotrone più potente al mondo, situato presso il CERN di Ginevra.

In ultima analisi vengono spiegati gli acceleratori di particelle, i quali sono dispositivi utilizzati per portare ad alta energia le particelle cariche col fine di studiarne le collisioni tra di loro o contro un bersaglio. In un acceleratore di particelle agiscono due campi, un campo elettrico e un campo magnetico, in particolare quest’ultimo esercita la forza di Lorentz su queste particelle. Gli acceleratori si dividono in: lineari, circolari e sincrotroni, un esempio tipico di acceleratore lineare è il tubo catodico.

I sincrotroni sono degli acceleratori circolari e ciclici, in cui il campo magnetico e il campo elettrico sono sincronizzati con il fascio di particelle stesse . Mentre il Ciclotrone  invece è un acceleratore circolare di particelle elettricamente cariche e queste particelle sono usate come proiettili in grado di penetrare all’interno dei nuclei degli atomi disgregandoli e creando una produzione di materiali radioattivi e di particelle subatomiche. Venne utilizzato dai fisici  per studiare la struttura della materia.

Attraverso la spiegazione esaustiva dei ragazzi abbiamo compiuto un interessante viaggio all’interno della fisica e delle sue applicazioni.

Maria Mosca e Carlotta D’Agostino 5°B

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Noi non ci saremo, se… – Classe 5°S

Tutti noi sappiamo che il cambiamento ambientale e l’impatto climatico sono argomenti di estrema importanza, ma ci siamo mai chiesti quali sono effettivamente i diversi comportamenti che hanno un impatto negativo sul nostro ambiente?

I ragazzi del 5S ci mostrano nel dettaglio tutto ciò che è effettivamente dannoso, sia a livello ambientale, sia per quanto riguarda la nostra persona, perché essere a conoscenza delle effettive informazioni crea in noi una diversa consapevolezza e ci permette di sentirci più responsabili; vi siete infatti mai soffermati a pensare a come le nostre azioni si ripercuotono su noi stessi?

Apparentemente, come viene spiegato, anche le azioni più innocue hanno un impatto di estrema importanza sull’ambiente ma anche sulla nostra salute.

Non abbiate paura perché il 5S non si limita ad elencare solamente i comportamenti sbagliati, ma si propone di garantire soluzioni possibili e facilmente realizzabili per eliminare l’inquinamento ambientale.

Punto principale del laboratorio è l’importanza del riciclo, che permette di ridurre il consumo di materie prime, l’utilizzo di energie e l’emissione di gas serra; la cosa affascinante è che su questo argomento viene presentato un aspetto molto particolare e mai realmente dibattuto: la separazione magnetica dei rifiuti, che ci permette di recuperare i materiali ferrosi.

E’ interessante la possibilità di osservare in diretta esperimenti collegati a ciò che viene spiegato come, ad esempio, il motore elettrico.

Volete sapere di più di questo incredibile mondo? Allora visitate questo laboratorio, non ve ne pentirete.

     Raschiatore Antonella 4H 

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Eppur si muove… scienza e conoscenza a confronto con negazionismo e complottismo – 5P

Il complottismo, ovvero la tendenza a vedere piani malvagi dietro i grandi eventi della storia, è sempre esistito. Tuttavia negli ultimi anni, con la diffusione dei social media, il fenomeno si è intensificato e i seguaci delle teorie del complotto hanno acquistato sempre maggiore visibilità. 

Tra le più illustri vittime di complottismo e fondamentalismo religioso c’è sicuramente il celebre scienziato Galileo Galilei, costretto all’abiura poiché la sua teoria eliocentrica minacciava la credibilità della potente Chiesa cattolica; la visione geocentrica è stata ufficialmente rifiutata dalla Chiesa solo nel 1992. 

Ricordiamo, inoltre, che per aver proposto la stessa teoria alcuni secoli prima venne uccisa anche l’astronoma greca Ipazia mentre un altro importante scienziato, Charles Darwin, venne fortemente ostaggiato dal mondo religioso per aver smentito il creazionismo con le sue tesi sull’evoluzione.

Partendo da Ipazia fino ai giorni nostri, il laboratorio della classe 5P, coordinato dal prof. S. Di Profio, fornisce un’ampia visuale su quelli che sono stati i maggiori casi si complottismo e negazionismo della storia e si propone anche di smentire tali congetture. 

Tra i vari esempi ricordiamo la teoria secondo cui l’allunaggio non sarebbe mai avvenuto e il video che mostra gli astronauti dell’Apollo 11 sulla superficie lunare sarebbe stato girato in appositi set cinematografici dagli americani solo per guadagnare un vantaggio sui rivali russi. 

A supporto di queste idee i complottisti portano tre argomenti: la bandiera in foto sventola quando dovrebbe restare ferma, non c’è nessun cratere che provi l’impatto sul punto d’atterraggio e infine il fatto che Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna, è stato ripreso da una telecamera che evidentemente era retta da qualcun altro, come su un set. Con grande professionalità i ragazzi hanno spiegato come sono andate in realtà le cose; per saperne di più, e per scoprire anche molte altre assurde teorie, non vi resta che fare un salto nel loro laboratorio! 

I ragazzi della classe si sono infine soffermati sul tema dei vaccini e della medicina, temi che recentemente hanno occupato la maggior parte delle nostre giornate a causa del Covid-19. I no-vax sono il soggetto principale di questa riflessione: questi individui ritengono che i vaccini siano un forte pericolo per la società tanto da scendere in piazza per esporre la propria ideologia. Fra questi c’è anche l’ex-medico Wakefield che ha correlato, senza alcuna prova scientifica, i vaccini con l’autismo, motivo per cui è stato radiato dall’albo. Ora è uno dei maggiori attivisti di questa corrente. 

La domanda che nasce spontanea a questo punto è: “Come fanno a curarsi le persone anti-vaccini?” Previdentemente, la classe ha preparato la risposta a questa domanda: l’omeopatia . Questa pseudoscienza sostiene di poter curare le malattie seguendo la cosiddetta “teoria dei simili” (introducendo nel corpo una sostanza che causa sensazioni analoghe a quelle del malanno) e con la diluizione in acqua di un principio omeopatico; di fatto alla fine ci si ritrova ad ingerire semplicemente acqua zuccherata (effetto placebo).

L’approfondita riflessione proposta nel laboratorio, oltre che interessantissima e ben strutturata, è più che mai attuale considerando la situazione che stiamo vivendo; perché davanti alla presunzione degli ignoranti possiamo sempre avere il coraggio di dire “eppur si muove”.

Angelica De Sanctis e Alessia Bianchini

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